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Da quale pulpito. Mi hanno appena detto che sono una pazza! Quindi se come dici tu, prendono dal proprio leader.. Significa che sono dei cafoni proprio come te.
Aaron fece spallucce liquidandola con quel gesto.
Con quelle come lei non valeva la pena discutere.
certo, certoconcesse ben sapendo che la ragione era dei fessi, secondo un noto proverbio babbano.
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Che ti aspettavi, dopo che mi hanno detto che sono pazza, che rimanevano buoni?! Dovresti ringraziare che non amo le botte e che li ho fermati.
non lo avrebbero mai fatto se tu non avessi iniziato a provocare, perciò non ti lamentarela rimbeccò lui soffiandosi sulle unghie con aria annoiata.
Poi la sfidò ad entrare nel tunnel degli innamorati e la mora divenne seria e accettò.
Lo precedette pagando il biglietto e sedendosi sulla barca a forma di cuore.
Aaron alzò gli occhi al cielo e la raggiunse: ma che diamine gli era venuto in mente?
Che coppia scoppiata che erano, mannaggia Merlino zoppo.
Pagò il biglietto e si sedette accanto a lei, aspettando che la giostra partisse.
Lucy schiumava di rabbia.
Doveva farla pagare a quella megera.
Sgattaiolò via dileguandosi senza esser vista.
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Dopo tocca a te far vedere quanto sei bravo a chiacchierare.
davvero?chiese AAron girandosi a guardarla.
Era carina....accidenti a lei!
guarda che non ti bacio, passerò per codardo, ma non ho lo stomaco tanto forte da reggere una cosa del generefrecciò ridacchiando.
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Ehi piccioncini, se dovete fare un bambino, prendetevi una stanza d'albergo
il biondino sgranò gli occhioni azzurri e la fissò allucinato.
ma sei senza vergogna!
Quelli strani qua dentro siamo noi, non loro!le fece notare mentre la barchetta entrava nel tunnel scivolando a pelo dell'acqua.
E poi tutto divenne schifosamente rosa, la musica in sottofondo era tremendamente romantica.
Aaron aveva il voltastomaco.
La barchetta si fermò sotto un salice piangente
posso sapere come ti chiami?chiese immergendo una mano nell'acqua fredda per smuoverla un pò.
Non voleva guardarla, perché sotto quella luce le sembrava molto più carina.
io mi chiamo Aaronaggiunse per dimostrarle che in fin dei conti potevano parlare per far passare il tempo.
Mosse la mano sinistra e inavvertitamente sfiorò quella di lei.
Aaron si voltò di scatto ritraendola immediatamente.
scusa, non era mia intenzionedisse non volendo far precipitare le cose.
Lucy era in agguato e li guardava con invidia.
La mora avrebbe pagato per aver attirato l'attenzione di Aaron.
Si dice che nessuno è perfetto..
Allora chiamatemi nessuno