Festa a Nothing Hill

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k e y r a‚
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keyra gloria malfoy
key • 25.10.1988 • corvonero • click


Mancavano pochi giorni prima di partire per Hogwarts. Sua madre gli aveva detto che era una strega già all'età di quattro anni, preparando cosi Keyra a quello che l'aspettava nel futuro. Gli aveva spiegato già da tempo che sarebbe sicuramente arrivata una lettera da Hogwarts, una scuola per streghe e maghi proprio come lei. Lei non faceva parte dei "normali". Era "speciale", come le piaceva descriverla. E quel giorno poco soleggiato, con un arietta fresca che gli frustava le braccia piccole, Keyra era in piena crisi. In ansia da prestazione. Sapeva che lei di magia ne sapeva poco e niente.
Gli dispiaceva pensare che doveva lasciare tutta la sua comitiva, la sua migliore amica Mary e la sua famiglia.
Pochi giorni prima erano andati, lei e suo padre, a fare le spese per la scuola, ed era tutto pronto per partire. Doveva solo attendere il 1 settembre, e salutare tutti.
E il tempo era snervante. Doveva attendere altri due giorni, prima di partire e l'ansia era una brutta bestia.
Arrivata nella piazzetta dove si riuniva la sua comitiva, si tolse le cuffiette e salutò i suoi amici, fermandosi poi ad ascoltare di che cosa stavano chiacchierando.
Volevano andare ad una festa di quartiere per vedere non so chi, che era ritornato. Keyra alzò entrambe le sopracciglia, e la sua migliore amica chiese se gli andava. A lei, poco interessava di quello che si faceva. L'importante era che non restavano fermi a fare niente come al loro solito.
Cosi, l'intera comitiva che era di una quindicina di persone, si diresse nel quartiere per vedere questo fenomeno da baraccone.
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view post Posted on 10/10/2010, 18:35
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Aaron Andrew Tyler
Duca • 15.03.1988 • corvonero • Scheda pg


Era appena tornato dal collegio francese per ricchi figli di papà in cui sua madre e suo padre lo avevano mandato a studiare.
Per il suo ritorno, era stata organizzata persino una festa con tanto di giostre, bancarelle, band musicali e tutto il resto.
Ma Aaron Andrew Tyler, non aveva intenzione di esser presentato al paese come figlio del Duca Tyler.
Proprio no!
Non amava stare sotto i riflettori, era una cosa che odiava, anche se suo malgrado ci si era abituato più per rassegnazione che per piacere.
Non era facile essere il figlio di un padre tanto in vista.
Ad ogni modo quella era, feceil giro di telefonate ai suoi amici per darsi appuntamento alla festa dove si sarebbe recato in incognito.
Nessuno conosceva la sua vera identità, per tutti lui era solo Aaron, il leader del gruppo.
S'infilò un paio di jeans neri a vita bassa, una camicia bianca con cinta abbinata al colore dei pantaloni e la fibbia color argento.
Una felpa azzurra (come il colore dei suoi occhi) messa sulle spalle e comodissime scarpe da ginnastica.
Un pò di profumo e voilà!
Sgattaiolò furtivo lungo gli ampi corridoi della sua immensa dimora e uscì dal portone riservato ai domestici e ai fornitori del palazzo.
Poco dopo era in piazzetta, circondato dai suoi amici che lo salutavano con pacche sulle spalle.
Le ragazzine, invece, sembravano delle micine in calore per come se lo sbaciucchiavano e gli facevano gli occhi dolci.




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k e y r a‚
view post Posted on 10/10/2010, 18:47




keyra gloria malfoy
key • 25.10.1988 • corvonero • click


Ci misero veramente poco per arrivare a quella benedetta festa, e Keyra era totalmente fuori luogo. Con il cervello era già a due giorni dopo, quando avrebbe dovuto salutare tutti quanti, per rivederli forse alle vacanze di natale. La sua migliore amica, Mary, che gli camminava vicino, aveva una faccia da funerale. lei sapeva.
Sapeva che Keyra doveva partire, ma non sapeva per quale motivo. Non era ancora pronta per fargli sapere che era una strega. Sicuramente l'avrebbe creduta pazza.
Ci sarebbe stato il momento giusto per dirglielo, e forse non l'avrebbe spedita CIM (centro igene mentale) seduta stante.
Sospirò e prese sotto braccio la sua migliore amica, che si girò a guardarla con un sorriso finto quanto una banconota da una sterlina. Si sentì quasi in colpa per farla stare cosi, ma non poteva impedire al suo futuro di andare avanti. Si guardarono intorno mentre Keyra la prendeva per mano, stringendola leggermente. La loro amicizia non si sarebbe rovinata con quella lontananza.
C'erano giostre ovunque, gente che urlava per l'euforia o per il divertimento. La musica gli tamburellava nel cervello, e le luci ad intermittenza l'accecavano.
Chiese alla ragazza più informata del suo gruppo per chi fosse quella festa, e quella gli rispose smorfiosa come se era una bestemmia non sapere per chi fosse quella grande festa. Per il figlio del Duca Andrew, che tornava a Londra dopo essere partito per una scuola. Ok che era il figlio del Duca, ma dannazione tutto quel casino per un suo ritorno? E se si sposava che succedeva? Tutta Londra sarebbe stata in festa? Bah.
Camminando, per modo di dire visto che faceva zig-zag tra la gente, urtò qualcuno e si girò a guardarlo. « Guarda dove cammini, dannazione! » Sbuffò, anche se forse era stata colpa sua. Era un ragazzo della sua età, biondo e con degli occhioni azzurri. Dietro di lui vi era un gruppo di ragazzi e ragazze, che sbavavano spudoratamente dietro al ragazzetto.
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view post Posted on 10/10/2010, 19:03
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Aaron Andrew Tyler
Duca • 15.03.1988 • corvonero • Scheda pg


Ridendo e scherzando, Aaron e la sua combriccola camminavano tra la folla festante diretti verso le giostre.
Lucy camminava al fianco di Aaron: era da sempre che aveva una cotta per lui e sognava di diventare la sua ragazza e un giorno la futura Duchessa.
Ad Aaron, invece non importava un fico secco di lei, come del resto delle altre ragazze.
Si, carine, simpatiche, ma nessuna di loro lo aveva mai attratto in modo così irresistibile da fargli anche solo supporre a una relazione seria.
Quella che gli avrebbe fatto girare la testa doveva ancora nascere, anche se a sentire la Sibilla di Famiglia, la fanciulla in questione era nata e aveva la stessa età di Aaron.
Ed era una strega, anche se aveva due famiglie, una nel mondo babbano e una in quello magico.
Sarebbe riuscita ad intrufolarsi nel cuore del piccolo Duca, piano piano, lentamente, stregandolo senza che lui se ne rendesse conto.
Tornando a noi...Lucy guardava Aaron con gli occhioni a cuoricino
mi accompagni nel tunnel degli innamorati?
chiese con voce svenevole
fossi matto!
Non ci metto piede lì dentro

ribatté lui facendo una smorfia di disgusto
dai Duca!
Sarà romantico e poi..chissà potrebbe scapparci un bacetto

insistette lei.
Lucy era molto carina e un bacetto sarebbe stato gradito, ma Aaron non voleva darle false speranze
non lo so...insomma..ops!
s'interruppe quando urtò qualcuno.
Si voltò a vedere chi fosse e per un'attimo il cervello gli si scollegò.
Era una ragazza mora dai capelli lunghi e profumati, e aveva gli occhi più belli che avesse mai visto.
Di una calda tonalità di marrone dorato.
CITAZIONE
« Guarda dove cammini, dannazione! »

peccato avesse una linguetta taglia e cuci.
potrei dire lo stesso a te
ribatté sullo stesso tono.
di' un pò: ma mamma ti manda in giro da sola?
la provocò stampandosi un gigno bellissimo quanto bastardo sulle labbra perfette
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k e y r a‚
view post Posted on 10/10/2010, 19:32




keyra gloria malfoy
key • 25.10.1988 • corvonero • click


Anche con indosso una tuta, Keyra avrebbe fatto comunque una strage di cuori. Molti ragazzi posavano lo sguardo su di lei, si perdevano nei suoi occhi castani, e altri si immaginavano di sfiorare quei capelli castani e morbidi. Ma naturalmente Keyra neanche pensava lontanamente che qualche ragazzo la stesse guardando per quanto era bella. Lei pensava che tutti la guardassero perché magari si era vestita fuori dagli standard. Lanciava qualche sguardo di fuoco alle femmine e altrettanto freddi ai ragazzi, come per dirgli che non dovevano neanche guardarla e quelli abbassavano lo sguardo.
« Dai, andiamo a fare il giro della morte! » Neanche finì di dirlo che un suo amico gli chiese, naturalmente scherzando, di andare al tunnel degli innamorati, abbracciandola per le spalle. E come risposta, neanche verbale, Keyra gli lasciò un gomito tra una costola e l'altra, ghignando mentre i suoi amici se la ridevano.
« Dicevi? » E lì giù a ridere con quella sua risata spontanea, buttando indietro la testa riccioluta.
Mentre camminavano, si scontrò contro qualcuno e si girò a guardare chi fosse, dicendo di stare più attento.
Ad essere carino, lo era. Occhi color del cielo, e dai capelli biondissimi. Sembravano quasi finti per quanto erano belli. Un corpo altrettanto perfetto, e le labbra erano qualcosa di micidiale. Peccato che il suo castello perfetto si ruppe quando lo sentì rispondere. Alzò un sopracciglio, fissandolo beatamente divertita. Si appoggiò con le mani sui fianchi snelli e perfetti, guardandolo da testa a piedi.
I ragazzi più grandi del suo gruppo si fecero avanti, ma Keyra li fece indietreggiare. Essere il leader di una comitiva significava anche tirare fuori gli artigli quando serviva. A Keyra non mancavano, quegli artigli.. Ed erano estremamente taglianti.
« Vieni a dire a me "poppante", quando tu ancora puzzi di latte. » Di nuovo posò gli occhi su quel corpo da favola, e lo guardò da testa a piedi.
« Ed ora, torna da dove sei venuto.» Esclamò, girandosi di nuovo verso il suo gruppo, e sorridendo dolcemente ai ragazzi che si erano avvicinati per proteggerla. Non aveva bisogno di protezione. Keyra se la cavava a frecciatine. Si divertiva anche, per vedere quanto una persona durasse con lei. Nessuno era mai riuscito a farla esasperare. Segno che non era al livello di Keyra.
« Va tutto bene ragazzi. Tornate a divertirvi. » Sussurrò con un tono dolce, che non aveva niente a che fare con quello che aveva usato con il biondino.
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view post Posted on 10/10/2010, 19:49
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Aaron Andrew Tyler
Duca • 15.03.1988 • corvonero • Scheda pg


Alla sua frecciatina, lei non si scompose e fu subito accerchiata da un paio di selleroni, alzi, secchi e con le ginocchia dinoccolate.
La fanciulla si mise la mani sui fianchi sfidandolo apertamente e Aaron alzò un sopracciglio.
Ok, oltre che vipera era anche bisbetica.
CITAZIONE
Vieni a dire a me "poppante", quando tu ancora puzzi di latte.Ed ora, torna da dove sei venuto.

quegli occhi castani passarono in rassegna il corpo di Aaron, ma lui non batté ciglio, né si sentì a disagio.
Era abituato a quegli sguardi e molti altri addosso, figuriamoci se si faceva impressionare da una bisbetica.
AAron stava per ribattere, quando Lucas si fece avanti, posandogli una mano su una spalla facendolo girare.
Ehi Duca!
Lasciala perdere é quella pazza della Smith, la leader di questo gruppo di perdenti.
Non ci mischiamo con certa gentaglia

intervenne parlando con una nota di disprezzo nella voce.
Aaron tornò a guardare la ragazza che intanto aveva congedato i selleroni.
Gli occhi azzurri di Aaron s'incastonarono in quelli castani di lei senza alcuna esistazione.
andiamo
ordinò ai suoi compagni senza staccare gli occhi dalla mora come se la stesse snobbando, cosa che era in effetti.
Lucy ripeté la sua offerta di andare nel tunnel degli innamorati allorché Aaron perse le staffe.
non ci vado con te in quel dannato tunnel...piuttosto...ci vado con la bisbetica
ribatté lui a voce alta in modo che la mora potesse sentirlo.
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k e y r a‚
view post Posted on 10/10/2010, 20:01




keyra gloria malfoy
key • 25.10.1988 • corvonero • click


Inclinò leggermente il viso quando vide che uno dei ragazzi dietro alle spalle del biondo, si fece avanti dicendo che lei era pazza.
Ci misero poco i suoi ragazzi a farsi avanti di nuovo, ma Keyra li bloccò ancora.
« Vi ho detto di stare fermi, dannazione! » Sbottò, sapendo che quei due aspettavano solamente una frase del genere per darsi alla pazza gioia. Li guardò cosi male che quelli alzarono le mani, ma stringendo i denti.
« Non perdete tempo con questi.. Non ne vale neanche la pena stare qui a discutere con questi gattini. » Alzò un lato delle labbra, guardando il ragazzo. Quasi non fece in tempo a finire di dirlo, che il biondo ordinò di andarsene.
« Ecco, vedete. Potete notare come obbediscono, scodinzolano e se ne vanno! Io sarò anche pazza.. ma voi siete dei codardi. Nessuno escluso. » Non si senti neanche in soggezione quando tutti i ragazzi la guardarono male, snobbandola.
Si misero a ridere, lei e i suoi amici per il soprannome che gli avevano dato. "Duca".
« Un duca lui?! Ahah, questa è bella. » Ma poco dopo percepì che si stava parlando di lei, e si girò.
Sentendo che piuttosto che andare con la bionda, sarebbe andata con lei. E di nuovo alzò un lato delle labbra. « Quanto ti piacerebbe, platinato? » Era come un bambino davanti ad un gioco nuovo. Si stava divertendo terribilmente, ma al contrario del bambino, Keyra non si sarebbe mai stufata di bisticciare con la gente. Era un difetto bello e buono, ma non riusciva a smettere. Era come la droga per lei.
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view post Posted on 10/10/2010, 20:20
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Aaron Andrew Tyler
Duca • 15.03.1988 • corvonero • Scheda pg


CITAZIONE
« Non perdete tempo con questi.. Non ne vale neanche la pena stare qui a discutere con questi gattini. »

Aaron sbuffò
ehi di un pò, ma nella tua testolina bacata esiste un cervello in grado di formulare frasi di senso compiuto senza copiare o prendere spunto da quelle degli altri?
la sfotté con aria annoiata.
Ma guarda che ricopiona!
Ordinò alla sua combriccola di proseguire, ma le parole di lei lo inchiodarono sul posto.
CITAZIONE
Ecco, vedete. Potete notare come obbediscono, scodinzolano e se ne vanno! Io sarò anche pazza.. ma voi siete dei codardi. Nessuno escluso.

a differenza vostra, noi siamo persone distinte e non attaccabrighe.
Il gruppo, cara la mia bisbetica, prende esempio dal proprio leader ed é evidente qual'é l'esempio che dai

la rimbeccò regalandole un'occhiataccia gelida.
Girò sui tacchi e Lucy tornò alla carica per andare nel tunnel con lui.
Aaron le rispose che piuttosto ci sarebbe andato con la bisbetica che si voltò a guardarlo
CITAZIONE
Quanto ti piacerebbe, platinato?

Aaron ghignò
mi farebbe lo stesso effetto che fare una maratona avendo un sassolino nella scarpa, tradotto per te: mi piacerebbe meno di zero
replicò glaciale.
Ma poi sorrise in quel modo tutto particolare e gli occhi brillarono divertiti
ma il problema non si pone, visto che non accadrà mai, giusto?
Perché non hai il coraggio di entrare con me lì dentro

la sfidò subdolamente
parli, blateri a vanvera e ti pavoneggi, ma al momento di dimostrare quanto vali te la fai sotto.
Certo che dovevano essere davvero disperati per eleggerti loro leader

concluse con una smorfia disgustata stampata in viso

citazione citazione citazione citazione citazione citazione citazione citazione citazione citazione

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k e y r a‚
view post Posted on 10/10/2010, 20:39




keyra gloria malfoy
key • 25.10.1988 • corvonero • click


Lo guardò alzando sensualmente un sopracciglio, cominciando a perdere la pazienza. Non si azzittava mai quel platinato ossigenato? Che nervi.
« Da quale pulpito. Mi hanno appena detto che sono una pazza! Quindi se come dici tu, prendono dal proprio leader.. Significa che sono dei cafoni proprio come te. » Obbiettò fredda, fissandolo negli occhi celesti. Disse che erano dei cagnolini, mentre loro se ne andavano, ma lui tornò indietro per dirgli che erano persone Oneste. Loro. ahah.
« Che ti aspettavi, dopo che mi hanno detto che sono pazza, che rimanevano buoni?! Dovresti ringraziare che non amo le botte e che li ho fermati.» Continuò, tranquilla, mentre la biondina gli proponeva di andare nel tunnel degli innamorati.
Si girò verso i suoi amici quando se ne uscì con la storia del sassolino, ridendo divertita.
Fece per rispondere, ma quello puntò tutto sul coraggio e Keyra divenne seria di colpo. Si girò a guardarlo, furiosa. Nessuno poteva permettersi di dire che non aveva coraggio.
« Keyra.. No! » Alzò una mano, bloccando la sua migliore amica, che aveva capito che brutta aria tirava.
« Va bene.. andiamo. » Guardò il tunnel e fece una smorfia di disgusto. lei odiava quelle cose sdolcinate.
Neanche lo aspettò, entrò e dopo aver pagato, si mise nella macchinetta a forma di cuore.
« Dopo tocca a te far vedere quanto sei bravo a chiacchierare. » Dio, che schifo. La coppia davanti a loro si stava sbaciucchiando amorevolmente, e Keyra si spostò un pò più avanti.
« Ehi piccioncini, se dovete fare un bambino, prendetevi una stanza d'albergo. »
Sbottò, e quelli la guardarono male borbottando qualcosa. Tornò ad appoggiare la schiena alla giostra, e con la coda dell'occhio controllava che il biondino stesse a debita distanza.
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aaron andrew tyler
duca • 15.03.1988 • corvonero • scheda personaggio



CITAZIONE
Da quale pulpito. Mi hanno appena detto che sono una pazza! Quindi se come dici tu, prendono dal proprio leader.. Significa che sono dei cafoni proprio come te.

Aaron fece spallucce liquidandola con quel gesto.
Con quelle come lei non valeva la pena discutere.
certo, certo
concesse ben sapendo che la ragione era dei fessi, secondo un noto proverbio babbano.
CITAZIONE
Che ti aspettavi, dopo che mi hanno detto che sono pazza, che rimanevano buoni?! Dovresti ringraziare che non amo le botte e che li ho fermati.

non lo avrebbero mai fatto se tu non avessi iniziato a provocare, perciò non ti lamentare
la rimbeccò lui soffiandosi sulle unghie con aria annoiata.
Poi la sfidò ad entrare nel tunnel degli innamorati e la mora divenne seria e accettò.
Lo precedette pagando il biglietto e sedendosi sulla barca a forma di cuore.
Aaron alzò gli occhi al cielo e la raggiunse: ma che diamine gli era venuto in mente?
Che coppia scoppiata che erano, mannaggia Merlino zoppo.
Pagò il biglietto e si sedette accanto a lei, aspettando che la giostra partisse.
Lucy schiumava di rabbia.
Doveva farla pagare a quella megera.
Sgattaiolò via dileguandosi senza esser vista.
CITAZIONE
Dopo tocca a te far vedere quanto sei bravo a chiacchierare.

davvero?
chiese AAron girandosi a guardarla.
Era carina....accidenti a lei!
guarda che non ti bacio, passerò per codardo, ma non ho lo stomaco tanto forte da reggere una cosa del genere
frecciò ridacchiando.
CITAZIONE
Ehi piccioncini, se dovete fare un bambino, prendetevi una stanza d'albergo

il biondino sgranò gli occhioni azzurri e la fissò allucinato.
ma sei senza vergogna!
Quelli strani qua dentro siamo noi, non loro!

le fece notare mentre la barchetta entrava nel tunnel scivolando a pelo dell'acqua.
E poi tutto divenne schifosamente rosa, la musica in sottofondo era tremendamente romantica.
Aaron aveva il voltastomaco.
La barchetta si fermò sotto un salice piangente
posso sapere come ti chiami?
chiese immergendo una mano nell'acqua fredda per smuoverla un pò.
Non voleva guardarla, perché sotto quella luce le sembrava molto più carina.
io mi chiamo Aaron
aggiunse per dimostrarle che in fin dei conti potevano parlare per far passare il tempo.
Mosse la mano sinistra e inavvertitamente sfiorò quella di lei.
Aaron si voltò di scatto ritraendola immediatamente.
scusa, non era mia intenzione
disse non volendo far precipitare le cose.
Lucy era in agguato e li guardava con invidia.
La mora avrebbe pagato per aver attirato l'attenzione di Aaron.

Si dice che nessuno è perfetto..
Allora chiamatemi nessuno

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k e y r a‚
view post Posted on 10/10/2010, 21:14




keyra gloria malfoy
key • 25.10.1988 • corvonero • click


Strinse i pugni, quando lo sentì rispondere con un "certo certo!" come per fargli un contentino.
« E guardami, mentre ti parlo, brutto cafone! » Ci stava riuscendo. Dannazione quel biondastro stava riuscendo a farla esasperare. Nessuno ci era mai riuscito, era il primo che gli faceva perdere la calma.
« Io ho cominciato? Ma che stai dicendo. Forse la troppa tinta che ti fai per tingerti i capelli ti ha fuso il cervello. Chi è che mi ha dato della poppante? » Chiese, a denti stretti, guardandolo di traverso.
La sfidò.. La sfidò ad entrare nel tunnel dell'amore con lui, e lei naturalmente non disse di no. Primo, perché era lui a chiederglielo, quindi era più motivata a togliergli quel sorrisino dalle labbra. E secondo, perché non diceva mai no ad una sfida.
Entrò e pagò il biglietto, sedendosi al primo posto libero, attendendo che il biondino si sedesse di fianco a lei. Stava ben schiacciata al bordo, per far si che neanche si sfioravano. Gli disse che dopo sarebbe stato il suo momento di fargli vedere quanto chiacchierava, e Keyra aveva già una bella idea in mente.
Fece notare a quelli seduti davanti che c'erano i motel per fare i bambini, e il biondino la guardò incredulo.
« 'Sta zitto. Sono venuta qui, ora devi subirti tutte le frecciatine su queste cose patetiche. » Keyra non credeva all'amore. Già, avete capito bene. Le cose dolci, smielate e piene di promesse che nel tempo sarebbero andate a farsi fo**ere, no non ci credeva. Da bambina, quando aveva 4 anni, sperava che il suo principe azzurro arrivasse a salvarla dalla vita schifosa in cui viveva. Ma non era mai arrivato, e mai sarebbe arrivato. Ormai non ci credeva più. E il matrimonio? Non ne parliamo. Non c'era cosa più falsa del matrimonio. Sposarsi, per poi litigare per chi deve tenersi il gatto. Cose da pazzi.
« Si, davvero! E non sarà niente di patetico. » Ghignò, attendendo con ansia il suo momento di vittoria.
Alla frase del biondo, si girò a guardarlo con i suoi occhioni castani. « Non ci riusciresti neanche se lo volessi, caro platinato. E non arriveresti a raccontarlo, se solo ci riesci. Quindi spetta a te decidere se vivere o morire cosi giovane. » Disse con un sorriso divertito, però poco dopo divenne seria. « E non sto scherzando! » Era vero, se lei non voleva far succedere qualcosa, non la faceva succedere. Aveva una mano pesante, per queste cose.
La cosetta cominciò a muoversi, e keyra guardava annoiata intorno a sé.
Alla domanda del biondino, si girò a guardarlo. « Cos'è.. Prima mi insulti e poi ti aspetti di diventare amici per la pelle? »
Sbottò, guardandolo in tralice. Però capì che infondo il ragazzo stava solo cercando di parlare, e sospirò. « Mi dispiace..E' che queste cose mi danno il voltastomaco. » Sapeva quando esagerava, e quel momento l'aveva fatto.
« keyra gloria. »
Posò una mano nello spazio che divideva lei e "Aaron", ma il biondino mosse la mano e si sfiorarono. Si girò a guardarlo, stranita. Alzò le spalle indifferente, tornando a guardare il riflesso del laghetto.
« Mio dio.. Voglio un pò di cianuro e una botta in testa, almeno muoio felice e non con il diabete. »
Esclamò con una smorfia schifata disegnata nel viso perfetto.
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Edited by k e y r a‚ - 10/10/2010, 22:33
 
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aaron andrew tyler
duca • 15.03.1988 • corvonero • scheda personaggio



CITAZIONE
E guardami, mentre ti parlo, brutto cafone! »

AAron le rivolse un'occhiata pigra
CITAZIONE
« Io ho cominciato? Ma che stai dicendo. Forse la troppa tinta che ti fai per tingerti i capelli ti ha fuso il cervello. Chi è che mi ha dato della poppante?

a parte il fatto che i miei capelli sono naturali e non uso nulla di tutta quella robaccia che hai menzionato e se lo hai fatto é evidente che la usi e ne conosci bene gli effetti collaterali
replicò lui ghignando
tu mi hai dato del poppante, io ti avevo solo chiesto se ti lasciavano girare da sola, il che non implica necessariamente essere un bamboccio
le fece notare con un calma snervante.
Finirono nel tunnel e Aaron le chiese come si chiamava.
CITAZIONE
Cos'è.. Prima mi insulti e poi ti aspetti di diventare amici per la pelle? »

Aaron la guardò in silenzio, con gli occhi azzurri che brillavano come due stelle del firmamento, dietro ai quali non si poteva scorgere nessuna emozione.
CITAZIONE
« Mi dispiace..E' che queste cose mi danno il voltastomaco. »
« keyra gloria. »

le labbra di lui si piegarono in un sorriso
anche a me...queste cose danno il voltastomaco ed é per questo che non volevo entrare qua dentro con Lucy.
Sai, Key, trovo squallido venire qua dentro per sbaciucchiarsi.
Preferisco di gran lunga il giro della morte o roba del genere

spiegò mentre la barchetta si fermava vicino al bordo della banchina.
Lucy legò una catena dietro alla barca proprio dalla parte di Keyra, in modo che quando fossero ripartiti avrebbe incontrato resistenza e quella odiosa di una Smith venisse sbalzata fuori.
CITAZIONE
Non ci riusciresti neanche se lo volessi, caro platinato. E non arriveresti a raccontarlo, se solo ci riesci. Quindi spetta a te decidere se vivere o morire cosi giovane. »« E non sto scherzando!

Aaron rise e quel suono gutturale e sexy risuonò sinceramente divertito
stai tranquilla, Key, non vado in giro a baciare le ragazze se non vogliono.
A dire il vero, sono sempre loro che ci provano e mi fa strano essere vicino ad una che non mi salta addosso.

replicò tranquillo, poi si accigliò venendo colto da un dubbio atroce
non sarai mica lesbica, vero?
le chiese pensando che sarebbe stato davvero un gran peccato
carina come sei, sarebbe una vera disdetta
commentò sincero, mentre la barca rollava pericolosamente girando su se stessa.
Aaron strinse la presa sul bordo, cercando di capire cosa stava andando storto.
Si dice che nessuno è perfetto..
Allora chiamatemi nessuno

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Edited by #Aaron - 11/10/2010, 08:54
 
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k e y r a‚
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keyra gloria malfoy
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I suoi occhi si strinsero pericolosamente. Stava perdendo la calma, brutto segno. Due erano le cose. O gli sputava in faccia, o gli dava un pugno. La seconda avrebbe giovato alla ragazza, divertendola. Ma non si sarebbe mai permessa di menare qualcuno, neanche quello sbruffone. E non aveva intenzione di lasciar vincere il biondo in quella sfida. Cosi avrebbe continuato a rispondere finché lui non avrebbe fatto cadere il discorso.
« Oh no. Non attacca! Non dare la colpa a me, biondastro. Sei tu che hai cominciato. Io ti avevo solo detto di stare più attento. Ammetto che il tono non era dolcissimo, ma tu hai messo le carte in tavola. Prenditi le tue responsabilità.» Esclamò, mentre camminavano diretti al tunnel degli innamorati, pagando e sedendosi.
Quando gli chiese il nome, Keyra rispose troppo acida, e lui la guardò con quegli occhioni che ebbero la forza di farla traballare mentalmente. Per un nano secondo, si ritrovò a fissare solo quegli splendidi occhi color del mare, e non riusciva a prendere in mano qualche pensiero. Era come se guardandolo negli occhi, impedisse alle sue dita e alla sua forza di tenere su un discorso nel suo cervello. Vi era il vuoto totale.
Staccò gli occhi da quelli di lui, stranita, mentre cercava un qualsiasi appiglio per tornare a galla.
Dopo avergli detto che quelle cose gli davano fastidio, lo ascoltò, ma il suo cervello si scollegò totalmente quando sentì il suo soprannome uscire dalle labbra di Aaron.
« Come mi hai chiamato? » In effetti il tono era rude, ma in realtà era incredula.
Keyra annuì comunque alle sue parole, e un sorrisino malizioso si disegnò sulle labbra.
« Chissà quant'è elettrizzante farlo sul giro della morte. » Si girò a guardarlo, scoppiando poi a ridere fragorosamente.
Lo ascoltò ridere, guardandolo in silenzio mentre quel suono gli finiva dritto dentro al cervello.
Era veramente bello, peccato per il caratteraccio. Di nuovo quel soprannome. Alla sua frase, sorrise biricchina.
« C'è sempre una prima volta per tutto. » La barca si era fermata, e Keyra neanche se ne era resa conto per quanto era fissa su quella conversazione.
« Quanto ti brucia che non ti salto addosso?! Il tuo smisurato ego sta correndo da mamma a piangere? » Scherzò, ridacchiando di tanto in tanto. Voleva fargli capire che non lo stava sfottendo. Era cosi per divertirsi. Giocava con il bordo della barca, e sorrise alla sua domanda.
« E' già.. Sono sull'altra sponda. » Scherzò, ma seria in volto per vedere se ci cascava. Ma la frase che disse dopo, la lasciò un secondo spiazzata, ma l'espressione basita si tolse subito dal suo viso quando vide che la barca barcollava. Si aggrappò al sedile e al lato della barchetta, guardando l'acqua.
« Che diavolo succede? » Domandò guardandosi intorno per capire che stava succedendo, ma non ebbe il tempo di pensare che la barca cominciò a dondolare pericolosamente. Si guardò intorno alla ricerca di un posto dove scendere, ma vi era niente per appoggiarsi.
Un pò d'acqua entrò nella barca, bagnando così le ballerine di Luis Vuitton di Keyra.
« Dannaz..! » Non ebbe il tempo di finire di dirlo che la barca si mosse ancora di più dalla sua parte, facendo perdere l'equilibrio alla moretta.
Finì in acqua, rimanendo incastrata con il pantalone in chiodo della barchetta. Era immersa completamente nell'acqua, cercando di liberarsi. Fortunatamente sapeva nuotare dall'età di due anni, sennò il panico l'avrebbe presa in pieno. Cercò di liberarsi, ma non ci riusciva.
Close your eyes. Now, tell me what you see?

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view post Posted on 11/10/2010, 16:06
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aaron andrew tyler
duca • 15.03.1988 • corvonero • scheda personaggio



CITAZIONE
« Oh no. Non attacca! Non dare la colpa a me, biondastro. Sei tu che hai cominciato. Io ti avevo solo detto di stare più attento. Ammetto che il tono non era dolcissimo, ma tu hai messo le carte in tavola. Prenditi le tue responsabilità.»

se lo dici tu sarà così
replicò lui con indifferenza lasciando cadere il discorso per il solo gusto di stuzzicarla.
Gli piaceva quel punzecchiarsi con lei, lo divertiva.
Quando la chiamò con il nomignolo di Key, lei lo fissò sorpresa.
Key, mi piace.
Mi fa pensare a una ragazza dolce e forte al tempo stesso e credo che tu sia proprio così, anche se non vuoi mostrare a nessuno questo lato di te.
Forse temi di essere ferita, o peggio.

ipotizzò sorprendendosi egli stesso di quelle parole
ma se ti da fastidio, ti chiamerò Keyra
aggiunse con un sorriso spiazzante.
Presero a scherzare e a ridere come due scemi.
CITAZIONE
Quanto ti brucia che non ti salto addosso?! Il tuo smisurato ego sta correndo da mamma a piangere?

Aaron si portò una mano sul cuore e finse di avere un'infarto per il dolore che lei gli aveva recato.
non credo che sopravviverò a questo colpo...é troppo per me......
ansimò e poi finse di morire lasciando cadere le braccia inerti lungo il corpo.
Poi aprì un'occhio e guardò Keyra
ho esagerato, eh?
chiese prima di scoppiare a ridere divertito.
La barca prese a ondeggiare pericolosamente e Aaron si attaccò al bordo.
Keyra, però non fu altrettanto veloce e venne sbalzata fuori.
Il biondino allungò una mano per afferrarla, ma si ritrovò ad afferrare l'aria e lei finì in acqua.
KEY!
urlò e non vedendola riemergere si sfilò la felpa lasciandola sul sedile di plastica e si tuffò senza pensarci oltre.
Annaspò nell'acqua in cerca di lei e quando la vide la raggiunse.
Cercava di liberarsi, perché un chiodo la teneva impigliava con il pantalone alla barca.
Aaron strappò la stoffa con le mani e passò un braccio attorno alla vita di Keyra, cercando di risalire in superficie.



Si dice che nessuno è perfetto..
Allora chiamatemi nessuno

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k e y r a‚
view post Posted on 11/10/2010, 17:03




keyra gloria malfoy
key • 25.10.1988 • corvonero • click


Si stava prendendo una sigaretta, dal nervoso che provava, quando sentì il contentino che gli stava dando. Strinse i denti, guardò il biondino e gli tirò il pacchetto di sigarette su una spalla, colpendolo debolmente.
« Stai pericolosamente camminando sul filo del rasoio, caro il mio platinato. »
L'unico maledetto che stava riuscendo a fargli perdere la calma, e non lo accettava. Non vedeva l'ora che quella storia finisse, così si sarebbero divisi e chi l'avrebbe visto più. Sulla barchetta sentì il soprannome che gli aveva dato, e ne rimase stupita alle parole che disse. Aveva centrato in pieno chi era, e strinse la mascella furiosa. « Sbagli! Io mi atteggio sempre cosi. E' il mio carattere e non nascondo niente. » Bugia, fin troppo banale. Ma lui infondo che ne poteva sapere?
« Nessuno mi sa ferire, neanche tu! Vuoi sapere come la penso? » Domandò, furiosa. Tanto chi l'avrebbe più visto quel platinato? lei due giorni dopo sarebbe andata via e addio a tutti.
« Dopo che vieni a sapere, a ben quattro anni che non sei realmente figlia dei genitori con cui se cresciuta, e tua sorella comincia a divertirsi facendoti esasperare, continuandoti a dire che sei solo una povera illusa se solo credi che sarai sempre al centro dell'attenzione. Peccato che neanche mia sorella sa come sono. Non sa che mi da fastidio stare al centro dell'attenzione di tanti individui come con una sola persona.» La barchetta andava, silenziosa. Keyra parlava veloce, come se sperasse -dopo essersi maledetta di aver detto tutto, che il biondino non la riuscisse a capire.
« Odio chi mi fissa, odio chi mi crede stupida e futile. Non sopporto gli innamorati, perché io fino a pochi anni fa attendevo il principe azzurro. Ma con la gente che c'è adesso, già è tanto se trovi un bradipo per ragazzo. E il matrimonio? Ahah. Promettersi qualcosa e poi litigarsi anche il cane.
E odio i ragazzi. Tutti, dal primo all'ultimo. »
Si girò a guardarlo, seria. « Non ho paura di far vedere chi sono. Sono cresciuta con certe cose, e sono diventata quella che sono. A momenti dolce, a momenti fredda. E non provare più a dire che mi conosci, perché neanche mia sorella mi conosce davvero. neanche io stessa mi conosco. Quindi fammi il favore di non rispondere a questo che sto dicendo, perché odio anche chi la pensa diversamente da me. E potremmo stare qui fino a domani a litigare. » Oh. Sperava seriamente di averlo azzittito. Naturalmente non sapeva niente sulla sua vita, quella che nascondeva anche alla sua migliore amica. E di peggio ne sarebbero arrivate di sorprese.
Si lasciò scappare un sorriso quando lo vide portarsi la mano al cuore, come se fosse ferito, per poi morire. E lì trattenersi era impossibile. Era buffo, dannazione. Rise, facendo espandere la sua risata per tutta la grotta, con gli occhi chiusi dal troppo ridere.
« Decisamente.. » Disse asciugandosi gli occhi. « Ma non sapevo che non dare baci, dava questo effetto. » Continuò anche lei a scherzare, però quel momento di calma sulla loro litigata, finì presto.
La barca cominciò a sballottare e Keyra poco dopo si ritrovò in acqua, bloccata con il Jeans in qualcosa.
Cercava di liberarsi, o almeno cercava di salire in superficie per respirare, ma non ci riusciva.
Sentì qualcosa prendergli la gamba e cominciò a scalciare per liberarsi. Ma poco dopo sentì un braccio possente intorno alla vita, che l'aiutava ad uscire.
Si aggrappò al biondino, ringraziando dio che c'era lui sennò sarebbe entrata nel panico, e poco dopo poté tornare a respirare con i suoi polmoni. Quando fu a galla, si aggrappò meglio al biondo e annaspò in cerca di aria.
« Gr..grazie..»
Close your eyes. Now, tell me what you see?

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